
La cultura in Romagna si respira ad ogni angolo e affonda le sue radici nell'antichità. Dai mosaici bizantini patrimonio dell’UNESCO che hanno reso Ravenna famosa in tutto il mondo, passando per gli antichi tesori conservati all’interno della Biblioteca Malatestiana riconosciuta quale Memoria del Mondo dall’UNESCO, fino alle grandi mostre di caratura internazionali dei Musei del San Domenico di Forlì.
Arte e cultura sono inoltre protagoniste nei tanti piccoli borghi dell’entroterra.
L’antica Biblioteca Malatestiana
La storica Biblioteca Malatestiana è la prima biblioteca civica costruita in Italia nel XV secolo ed è stata inserita nel 2005 nel Registro della Memoria del Mondo dall’Unesco. L’antica Biblioteca è a tutti gli effetti il simbolo di Cesena ed è un luogo animato da innumerevoli eventi ed iniziative. Progettata da Matteo Nuti per volere del mecenate Domenico Malatesta, la Biblioteca nasce all’interno di un Convento Francescano nel 1454 ed è perfettamente conservata fino ai giorni nostri.
Al suo interno sono custoditi circa 250 mila volumi, fra cui preziosi incunaboli, cinquecentine e antichi manoscritti, grazie ai quali è possibile ammirare l’opera degli amanuensi. Di fronte alla sala quattrocentesca, vi è una parte più moderna, ovvero la sala Piana, che fu la biblioteca privata di papa Pio VII, originario proprio di Cesena. La Biblioteca Malatestiana è l’unica biblioteca monastica-umanistica al mondo ad essersi conservata completamente intatta sia nell’edificio, sia negli arredi e sia, soprattutto, nella collezione libraria.

I Mosaici Patrimonio UNESCO di Ravenna
I Mosaici sono sembra ombra di dubbio il simbolo di Ravenna e possono essere trovati ovunque in città, anche nei posti più impensabili: nei monumenti Patrimonio Unesco, nelle vie e nelle piazze, nei principali siti archeologici, nei musei e nelle scuole, nelle botteghe artigiane ed anche nei negozi di souvenir. Fra gli otto monumenti Patrimonio Unesco, in ben sette di questi sono custoditi i mosaici bizantini. Il più famoso è quello contenuto all’interno della Basilica di San Vitale, che celebra la corte dell’Imperatore Giustiniano.
Il mosaico che più incanta artisti e viaggiatori è il cielo blu stellato collocato sotto la volta del Mausoleo di Galla Placidia, grazie anche ad un’atmosfera soffusa e crepuscolare che filtra attraverso le finestre di alabastro. Testimonianza della convivenza nel V secolo d.C. di culture e culti differenti, i due battisteri, il Battistero Neoniano ed il Battistero degli Ariani, celebrano sotto due punti di vista diversi il Battesimo di Cristo. Custoditi nella Cappella di Sant’Andrea si trovano i mosaici che più glorificano l’ortodossia cattolica, in contrasto con la corrente ariana, con la raffigurazione di martiri, apostoli ed evangelisti.
Gli splendidi cicli musivi che decorano la navata centrale della Basilica di Sant’Apollinare Nuovo raccontano, invece, la Ravenna dei tempi in cui vennero realizzati: si notano soprattutto il Porto di Classe ed il magnifico palazzo di Teodorico, oggi andato perduto. Infine, a pochi chilometri dal centro di Ravenna, sorge la maestosa Basilica di Sant’Apollinare in Classe, che nella sua abside conversa il meraviglioso mosaico con il patrono di Ravenna, Apollinare, a celebrare l’importanza della Chiesa ravennate.

I Musei del San Domenico di Forlì
Il complesso museale di San Domenico sorge nei locali di un ex convento domenicano ed è sede della sezione più antica della Pinacoteca civica. Ospita uno dei sei esemplari al mondo della straordinaria Ebe del Canova (è possibile ammirarne solamente altri quattro custoditi a Berlino, San Pietroburgo, Milano ed in Inghilterra) ed opere di altri artisti quali Palmezzano e Cagnacci.
I Musei di San Domenico sono diventati un punto di riferimento culturale per gli amanti dell’arte che possono trovare al suo interno prestigiose e ricercate mostre di rilevanza internazionale che ogni anno attirano visitatori da tutto il mondo: dal mito di Ulisse, all’ideale classico del Canova, passando per l’Art Déco dei ruggenti anni Venti, nel 2021, celebrare il 700° anniversario della morte, il percorso espositivo è stato dedicato a Dante Alighieri con una vastissima rassegna di oltre 300 opere d’arte con cui numerosi artisti hanno dato un’interpretazione delle parole del Sommo Poeta attraverso i secoli.

Il Porto Canale Leonardesco di Cesenatico
Lo storico Porto Canale che attraversa Cesenatico in tutta la sua interezza e su si specchiano le coloratissime vele delle barche storiche, rappresenta il cuore pulsante del piccolo borgo marittimo. Passeggiando lungo il Porto Canale è infatti possibile trovare di tutto: ristoranti, trattorie di pesce, chioschi di piadina, negozi di artigianato e pittoresche chiese.
Il progetto del canale lo si deve non di meno che a Leonardo Da Vinci, che nel 1502, dopo un sopraluogo, lo disegnò nel suo taccuino e lo propose a Cesare Borgia. Il grande artista e scienziato toscano, per avere la giusta prospettiva nel disegnare il canale, si arrampicò su una torre che ora non c’è più, siccome è stata fatta saltare in aria dalle truppe tedesche durante la Seconda guerra mondiale.
Al Porto Canale Leonardesco sono associate altri due importantissimi personaggi storici: il primo è il poeta e drammaturgo Marino Moretti, nato in una palazzina sul Canale che oggi ospita un Casa-Museo a lui dedicata; ed il secondo è Giuseppe Garibaldi che, nel giugno del 1849, è passato da Cesenatico insieme alla moglie Anita mentre erano in fuga dagli austriaci.

Il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza
Il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza vanta la più grande raccolta al mondo di ceramiche, con un patrimonio storico artistico che ammonta a 45.000 pezzi.
Il percorso espositivo si articola in tre nuclei che illustrano la ceramica in vari contesti geografici e storici: dalle ceramiche delle Grandi Civiltà della storia con sezioni dedicate all'America precolombiana, alla Grecia classica, all'età romana, al vicino e Medio Oriente e alla ceramica islamica; alla produzione italiana con ceramiche dal Medioevo all’Ottocento; fino ad arrivare alle ceramiche europee dal XVI secolo all’età moderna con i capolavori di Picasso, Matisse, Chagall e Leger.
Il Museo contempla anche una biblioteca specializzata, il laboratorio “Giocare con l'Arte” per la didattica dedicata ai più piccoli con il metodo di Bruno Munari, ed il laboratorio di restauro cui è affidata la manutenzione delle opere.

Il Museo Interreligioso di Bertinoro
All’interno della parte più antica della maestosa Rocca di Bertinoro, negli spazi delle segrete e delle cisterne, è allestito il Museo Interreligioso. Questo suggestivo museo è dedicato alle tre grandi religioni monoteiste che hanno segnato profondamente la storia, la cultura e l’identità dei popoli del Mediterraneo e del mondo intero, ovvero il Cristianesimo, l’Ebraismo e l’Islam.
Il percorso espositivo si articola in 15 sale e si suddivide in tre sezioni. La prima sezione è dedicata agli aspetti comuni e condivisi tra Ebrei, Cristiani e Musulmani. La seconda sezione affronta gli sviluppi storici che hanno portato le religioni monoteistiche a creare e ad arricchire le loro specifiche identità. La terza ed ultima sezione è dedicata alle esperienze che hanno portato alla definizione del patrimonio di valori che caratterizza il Monoteismo.
